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CantoDiploma accademico di II livello - DCSL/06

Corso di Diploma Accademico di secondo livello in CANTO - DCSL/06
Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli allievi una preparazione completa ed esaustiva dal punto di vista tecnico, interpretativo e culturale per far sì che possano affacciarsi al mondo del lavoro con un’ottima preparazione tecnica e con un repertorio di ruoli completi studiati. L’obiettivo principale è infatti quello di studiare nel corso dei 2 anni almeno 5 ruoli completi d’opera scelti tra quelli confacenti alla vocalità dell’allievo ma che presentino differenze stilistiche e tecniche che nel corso del biennio dovranno essere oggetto di approfondimento. L’allievo ideale è rappresentato dal cantante che possedendo basi tecniche buone e livello musicale altrettanto buono, desideri migliorare e soprattutto completare la propria preparazione affrontando lo studio di ruoli operistici completi, completando così il percorso formativo degli anni precedenti. Il livello di preparazione garantito dall’attuale Diploma di Canto dell’ordinamento tradizionale, o di un triennio di I livello, rappresenta il livello minimo e ideale di “entrata” al Biennio.

Titolo di studio per l’ammissione

L’accesso ai Corsi accademici di II livello non prevede limiti d’età e di nazionalità. È subordinato al superamento di un esame di ammissione e all’effettiva disponibilità di posti. Possono presentare domanda di accesso ai corsi:
a) studenti in possesso di un diploma accademico di I livello conseguito presso Conservatori Statali di Musica e Istituti Musicali Pareggiati italiani, ovvero Istituzioni straniere di pari grado;
b) studenti in possesso di un diploma di Conservatorio (vecchio ordinamento);
c) studenti in possesso di laurea, o titolo equipollente.

Titolo di studio per l’ammissione

L’accesso ai Corsi accademici di II livello non prevede limiti d’età e di nazionalità. È subordinato al superamento di un esame di ammissione e all’effettiva disponibilità di posti. Possono presentare domanda di accesso ai corsi:

  • studenti in possesso di un diploma accademico di I livello conseguito presso Conservatori Statali di Musica e Istituti Musicali Pareggiati italiani, ovvero Istituzioni straniere di pari grado;
  • studenti in possesso di un diploma di Conservatorio (vecchio ordinamento);
  • studenti in possesso di laurea, o titolo equipollente.
Programma esame di ammissione
  • Esecuzione di due arie d’opera tratte dal repertorio dal 1700 a oggi. Almeno una di queste arie deve essere in lingua straniera
  • Esecuzione di un’aria da oratorio o cantata scelta dalla commissione tra tre presentate dal candidato tra il repertorio italiano e/o straniero
  • Esecuzione di due arie da camera italiane o straniere; almeno una delle due deve essere stata composta dopo il 1930
  • Colloquio di carattere musicale e generale. Tra l’altro il candidato dovrà dar prova di conoscere la fisiologia vocale, anche in relazione alle tecniche richieste dai vari stili e periodi storici, nonché dei trattati di canto più importanti.

Programmi di studio:

  • Vocalizzazione su scale e arpeggi;
  • Studio di liriche da camera italiane e straniere fino ai giorni nostri;
  • Studio del repertorio sacro fino ai giorni nostri;
  • Studio del repertorio non operistico profano fino ai giorni nostri;
  • Studio di arie di opere fino ai giorni nostri in italiano e in lingua straniera;
  • Studio di due ruoli significativi d’opera tratti dal repertorio italiano e straniero dal ‘600 in poi.

 

Modalità dell’esame: esecuzione musicale secondo lo schema seguente:

  • A scelta del Docente lo studente dovrà preparare un Recital della durata di 25’ circa con programma da scegliere tra i seguenti:
  1. Programma a tema;
  2. Programma misto (con prevalenza di arie d’opera, con arie da camera e repertorio non operistico sacro e profano dal ‘600 ai nostri giorni);
  3. Programma operistico (dal ‘600 ai nostri giorni);
  • Due ruoli d’opera completi

Le opere e i brani da opere devono essere eseguiti a memoria.

N.B. Per tutte e due le annualità:

  1. i brani devono essere cantati in lingua originale;
  2. il docente può scegliere o il recital o le due opere per l’esame dell’allievo;
  3. i brani scelti potranno essere presentati una sola volta all’interno delle due annualità.

 

Programmi di studio:

  • Vocalizzazione su scale e arpeggi;
  • Studio di liriche da camera italiane e straniere fino ai giorni nostri;
  • Studio del repertorio sacro fino ai giorni nostri;
  • Studio del repertorio non operistico profano fino ai giorni nostri;
  • Studio di arie di opere fino ai giorni nostri in italiano e in lingua straniera;
  • Studio di tre o più ruoli significativi d’opera tratti dal repertorio italiano e straniero dal ‘600 in poi.

 

Modalità dell’esame: esecuzione musicale secondo lo schema seguente:

  • Tre ruoli d’opera completi diversi da quelli presentati all’esame di Prima Annualità

Le opere e i brani da opere devono essere eseguiti a memoria.

N.B. Per tutte e due le annualità:

  1. i brani devono essere cantati in lingua originale;
  2. i brani scelti potranno essere presentati una sola volta all’interno delle due annualità.

Per gli allievi immatricolati dall’anno accademico 2018/2019 la prova finale potrà essere svolta in due diverse tipologie:

TIPOLOGIA A:

  1. Recital della durata di 25-35 minuti in relazione alla tesi assegnata dal docente (la tesi potrà avere anche un carattere cameristico);
  2. Discussione di un elaborato scritto, prodotto dallo studente e depositato presso la segreteria didattica del Conservatorio.
    Durante la prova finale non potranno essere eseguiti brani tratti dalle opere studiate durante il biennio.

TIPOLOGIA B:
esecuzione tra 30 e 40 minuti (con possibilità di eseguire pezzi d’assieme). La differenza tra le tesi dovrebbe stare più nella difficoltà dei pezzi che nella durata, non potendo pretendere da un cantante che si esibisca per più di 40 minuti continuati.

Le opere e i brani da opere devono essere eseguiti a memoria.

NOTA: in entrambi i programmi delle prove finali non possono essere usati brani inseriti negli esami di Prassi (I, e II).