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Giovanni Dagnino Canto

Giovanni Dagnino, basso. Appartiene a quella categoria di musicisti che a partire dalla seconda metà degli Anni 80 del 1900, con dedizione, studio,  sacrificio e passione, ha contribuito a riportare in auge il repertorio tardo rinascimentale e barocco italiano e straniero, reinventando di fatto in maniera moderna la prassi esecutiva del periodo e dando l’avvio al recupero di un repertorio ad oggi ampiamente istituzionalizzato attraverso corsi accademici che allora non esistevano.
Indicato da Wikipedia come uno degli “allievi celebri” del Conservatorio Paganini di Genova si è infatti colà diplomato in Canto sotto la guida di Gabriella Ravazzi. Le sue caratteristiche vocali lo hanno indirizzato verso una carriera inizialmente concertistica, chiamato a cantare per le principali associazioni italiane, con un repertorio che privilegia all’inizio il  ‘600/700 italiano e straniero (“Passione secondo Matteo” di Bach, “Dettingen Te Deum” di Haendel, “Giuditta” di B. Marcello, etc.) ma senza tralasciare incursioni nella musica contemporanea ed il repertorio liederistico.
Nella sua formazione sono da ricordare anche le lezioni sull’approfondimento dell’interpetazione dell’opera comica italina ricevute da Paolo Montarsolo che hanno segnato l’inizio della sua esperienza operistica che poi affiancherà quella concertistica. La sua attività lo porta negli anni ’80, ’90 e 2000 a cantare oltre che in Italia  in Svizzera, Spagna, Francia, Belgio, Austria, Germania, Portogallo, Svezia, Giordania e Stati Uniti. Il suo repertorio spazia attraverso i generi più diversi: è stato vincitore di concorsi internazionali per la musica liederistica, per la musica contemporanea e per il tradizionale repertorio operistico confermando la sua preparazione  di cantante/musicista a 360 gradi. Ha cantato opere di Verdi, Puccini, Rossini e Mozart, ma ha al suo attivo anche prime esecuzioni assolute di compositori contemporanei in Italia e all’ estero oltre a diverse registrazioni radiofoniche per la RAI, RTSI, RNE e più di quindici registrazioni discografiche di musica del Barocco italiano. Segnaliamo tra le sue più importanti  interpretazioni l’esecuzione di “Jacob Lenz” di W. Rihm (prima esecuzione in Italia) al teatro di Alessandria, il “Luzifer’s Traum” di Stockhausen al Carlo Felice di Genova (brano che per la sua difficoltà pochissimi bassi al mondo sono in grado di eseguire), la prima assoluta dell’opera “Le Mal de Lune” di Sandro Gorli all’opera di Strasburgo e, tra le incisioni, la registrazione del VI libro di Madrigali di Gesualdo da Venosa sotto la direzione del compianto Maestro Alan Curtis.
Da diversi anni si dedica all’insegnamento: nel 1997 ha vinto il concorso per la cattedra di Canto lirico presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Luigi Boccherini” di Lucca dove tuttora insegna; inoltre per 14 anni ha tenuto per il Teatro di Genova corsi di impostazione vocale per gli attori, collaborando alla realizzazione di diversi spettacoli che prevedono interventi cantati: Tartufo di Moliere, Madre Courage e Cerchio di Gesso del Caucaso di Brecht, etc.
Nel 2002 ha debuttato come compositore scrivendo le musiche per “Donne all’Assemblea ” di Aristofane.
Sempre alla ricerca di nuove esperienze, nel 1997 fonda con Paolo Da Col il gruppo vocale Odhecaton, giudicato oggi da molti come uno dei più importanti gruppi di musica polifonica al mondo e che ha ricevuto premi discografici importantissimi, tra cui 3 Diapason d’Or e Choc de la Musique.

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