
Evento – 64
CONCERTO
Elena Giannesi, oboe
Federico Lodovichi, fagotto
Fabrizio Datteri, pianoforte
Programma
Fra romanticismo e Modernità: Francia – Russia, andata e ritorno
Per gran parte dell’Ottocento l’intellighenzia russa parla francese e si ispira ai suoi modelli poetici. I maggiori compositori, se non si trasferiscono nella capitale Parigi, sono comunque influenzati dal gusto e dallo stile, consapevoli dell’importanza culturale della città. Dalla passione romantica, con il Novecento, si passa a un senso poetico improntato alla sconfitta, alla disillusione e alla definitiva diffidenza verso la bontà della natura umana. C’è chi, come Rachmaninov, reagisce con un linguaggio dai toni nichilistici, chi come Poulenc, dietro a un apparente tono di allegria e leggerezza, adotta la poetica dell’estraniamento e dell’assurdo. Questo viaggio rappresenta un breve excursus attraverso queste tematiche e le modalità espressive conseguenti realizzate in musica.
T. Dubois (1837 – 1924)
Due pezzi in forma canonica
Adagio molto espressivo – Allegretto grazioso
M. Glinka (1804 – 1857)
Trio pathétique
Allegro moderato – Scherzo. Vivacissimo – Largo – Allegro con spirito
S. Rachmaninov (1873 – 1943)
Trio élégiaque n. 1 in sol minore
F. Poulenc (1899 – 1963)
Trio FP. 43
Presto – Andante – Rondo