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Al Cred i corsi musicali con Metodo Suzuki e Children’s Music Laboratory

In occasione della riapertura dei corsi musicali con Metodo Suzuki e Children’s Music Laboratory, promossi dall’associazione culturale Archibaleno Aps, l’assessore all’istruzione Simona Testaferrata e la presidente del Conservatorio di musica “L.Boccherini”, Maria Talarico, sono intervenute al Cred di via Sant’Andrea, dove erano presenti anche le referenti dell’associazione, Lara Vecoli ed Elena Meniconi.

Il Metodo Suzuki, nato in Giappone e poi diffusosi in tutto il mondo, è detto anche “della lingua madre”, poiché si basa sull’assunto che “suonare è come parlare” e intende educare attraverso la musica per formare persone capaci di ascoltare, rispettare gli altri e apprezzare il bello e l’arte.

I corsi, ospitati per questa edizione nello spazio del Centro risorse educative e didattiche del Comune di Lucca, sono rivolti a ragazzi e bambini, anche in età prescolare, per i quali si lavora con il corpo e si sviluppano senso ritmico e orecchio melodico, preparandoli in questo modo all’approccio strumentale, che verrà sviluppato in seguito.

«L’amministrazione comunale ha ritenuto importante – spiega l’assessore Testaferrata – mettere a disposizione uno spazio per questo tipo di attività che, attraverso la musica, intende agire profondamente sulla formazione dei bambini e delle bambine, veicolando valori che saranno fondamentali anche nell’età adulta. Infatti, come ebbe a dire il fondatore di questo metodo, Hinichi Suzuki, “l’arte non è qualcosa che sta sopra o sotto di me, l’arte è legata alla mia essenza più profonda».
«Siamo molto contenti che questo corso sia ripartito – aggiunge la presidente del Conservatorio “Boccherini” Maria Talarico – L’esperienza è iniziata un anno fa, già allora come oggi sostenuto dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, alla quale quest’anno, si è aggiunta l’amministrazione comunale. Ci auguriamo che il progetto possa proseguire in questa sede, molto adatta a ospitare corsi con bambini, che qui possono iniziare a formarsi, a conoscere la musica e un domani, magari, approfondirne lo studio diventando allievi del nostro Conservatorio».