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NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ CAUSATE DALLA PANDEMIA, L’ISTITUTO “BOCCHERINI” CONTINUA A CRESCERE

Le sue aule e i suoi corridoi sono rimasti a lungo orfani di musica, ma ora, dopo mesi di forzata chiusura, l’Istituto di studi musicali “L. Boccherini” si prepara a riaprire i battenti e a guardare al futuro con rinnovata fiducia. Nonostante la pandemia, infatti, anche quest’anno il conservatorio lucchese ha fatto registrare un nuovo record nelle domande di ammissione arrivate alla segreteria didattica di piazza del Suffragio: 212, contro le 185 dello scorso anno. Ad aumentare la soddisfazione di questo periodo arriva anche un’altra buona notizia: l’auditorium dell’Istituto è pronto per ospitare nuovamente i concerti.
 
A fornire i dettagli sulle domande di ammissione, fare un bilancio dei mesi appena trascorsi e parlare delle aspettative per quelli a venire sono stati questa mattina (18 settembre) il direttore Fabrizio Papi, il vicedirettore GianPaolo Mazzoli e il sindaco Alessandro Tambellini.
 
Un anno difficile quello che si sta concludendo, che da marzo ha visto il “Boccherini” rinunciare alla didattica in presenza, alle stagioni programmate, alle numerose collaborazioni già in calendario. Eppure, nonostante le difficoltà, l’istituto musicale, uno dei più antichi d’Italia, si è distinto per essere stato uno dei primi ad attivarsi per limitare i disagi per i suoi allievi, organizzandosi per la didattica a distanza. Per settimane i ragazzi e le ragazze hanno seguito lezioni “virtuali”. In giugno, la parziale ripresa delle attività didattiche e ora, finalmente, la riapertura nella massima sicurezza con le procedure anti-Covid19 approntate, i servizi di pulizia straordinaria programmati e gli spazi per la didattica che nei mesi passati sono stati sottoposti a sanificazione e in alcuni casi anche stati oggetto di ammodernamenti.
 
Nel frattempo, grande attenzione è stata riservata ai potenziali nuovi allievi. Per facilitare le operazioni, infatti, i tempi per presentare la domanda di ammissione sono stati estesi fino 14 agosto (non essendo possibile esaminare i candidati in presenza, è stato necessario inviare materiale registrato, più complesso da produrre) e le rette sono state ridotte, per andare incontro alle famiglie. E l’attenzione ha ripagato: delle 212 domande arrivate, 13 riguardano i corsi base, 42 i corsi propedeutici, 73 i corsi di diploma accademico di I livello e 84 i corsi di diploma accademico di II livello. Il 50% proviene dall’estero.
 
«Non mi stancherò mai di ripetere che il “Boccherini” appartiene profondamente alla città ed è motore della sua vita culturale – ha esordito il sindaco Tambellini – Non dimentichiamoci che a Lucca la musica riveste un ruolo fondamentale dal punto di vista degli eventi ma anche nella formazione delle giovani generazioni. Da noi i bambini iniziano a conoscere la musica fino dalla scuola materna, abbiamo interessanti esperienze con le orchestre delle scuole medie, un ottimo liceo musicale e il cerchio della formazione si chiude qui, al conservatorio. È con vera soddisfazione quindi che il Comune accoglie la notizia di questa crescita delle domande di iscrizione e della ripresa dei concerti, perché queste sono prospettive reali per la cultura nel nostro territorio».
 
«A cose normali settembre per l’ISSM “Boccherini” è il mese più intenso e prezioso perché ospita il nostro fiore all’occhiello, il ciclo di concerti Open Gold – ha affermato il direttore Papi – In questo anno così difficile ci pare bellissimo poter annunciare una cosa apparentemente scontata come la ripresa dell’attività e dei concerti, frutto di un attento lavoro di riorganizzazione della didattica e degli spazi dell’Istituto. La crescita delle domande di iscrizione ci ripaga della cura con cui da anni organizziamo l’offerta formativa qui al “Boccherini” e ci permetterà di selezionare i migliori tra i tanti aspiranti allievi».
 
E con l’attività didattica riprende anche quella di produzione e lo fa ripartendo dalle sue eccellenze. Domenica 20 settembre, alle 21, saranno quelle dell’Orchestra d’archi del “Boccherini” diretta da GianPaolo Mazzoli le prime note a essere udite di nuovo nell’auditorium di piazza del Suffragio, anch’esso attrezzato per garantire la sicurezza di musicisti e spettatori.
Il programma della serata si muove tra Ottocento e Novecento, con un repertorio particolare e suggestivo. Ascolteremo infatti Palladio – Concerto grosso per archi di Karl Jenkins, la Serenata per archi, Op. 20 di Edward William Elgar e la St. Paul’s Suite, Op. 29 n. 2 di Gustav Holst.
 
Il concerto, a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, sarà trasmesso in diretta su NoiTv.